mercoledì 27 giugno 2007

Terminologia Meddiana n. 2

Ora che le espressioni Meddiane sono diventate il nostro linguaggio ufficiale, occorre analizzare alcuni detti, ancora poco utilizzati, ma inconfondibilmente provenienti dall'infinito glossario dell'"uomo venuto da Carbonia".


Frutto della poliedrica mente dell'eroe sulcitano queste locuzioni danno il senso della limitatezza della lingua italiana che non appare in grado di definire situazioni e stati d'animo con vocaboli o periodi adeguati quanto le espressioni coniate dal Medda, infallibili esempi di efficacia verbale.








Crepato - crepatissimo: dicesi crepato di colui che per motivi imprecisati non riesce a conseguire i risultati preposti per stanchezza distrazione o fatica.
N.B. non necessariamente il crepato è defunto.
A volte viene usato come superlativo del già noto aggettivo "impagliato" anche se ha una valenza momentanea, mentre l'impagliato è tale quasi sempre. Anche il Medda, addirittura, a volte ama autodefinirsi crepato :quando supera tour de force incredibili costellati da turni di lavoro disumani, nottate di fronte al PC in forum di crackers, pasti rigorosamente saltati, irrinunciabili partite di calcetto con ragazzini 15 anni più giovani, serate da Linea - Charlie e Lido in rigoroso ordine cronologico, pornostar che lo sfiniscono ... oh roby! Già ci vuoi tu!!!!


Ciotola: Quando il genio è al lavoro (sempre) si sa che è troppo impegnato per prepararsi un lauto pasto. Le speranze che il Medda ripone per saziare la sue necessità fisiologiche di nutrizione sono affidate alla mitica "Ciotola" che richiama la pentola che i proprietari di cani conoscono ed utilizzano per sfamare i propri fedeli amici. Si compone di 500 grammi (tutto il pacco perchè non c'è tempo di pesarla) di pasta corta (pennette di solito) sugo pronto star e mestolino. Tempo di cottura minimo perchè non c'è tempo. Da notare che quando la ciotola è in cottura il Medda è già in ritardo all'appuntamento per cui anche il tempo dedicato al banchetto è da primatista europeo: 3 minuti netti.
Lo chef del Medda raccomanda la degustazione della "Ciotola" in posizione eretta, meglio se in piedi con cordless in mano e difornte al PC, perchè si digerisce meglio e poi non c'è mica tanto tempo per sedersi. L'orario della ciotola varia dalle 15.30 alle 17.30 perchè alla fine la ciotola riassume le caratterstiche nutrizionali dei pasti principali; rappresenta infatti un pranzo molto in ritardo ed una cena anticipata.
La teoria della "ciotola" fornisce altresì un'importante risposta alle fans del Medda che si chiedono del come mai si ritrovi in una condizione fisica un pò troppo fuori forma.



Troppo veloce per lui/voi: Pur essendo un Totem dinanzi al quale noi tutti ci inginocchiamo in religiosa adorazione, il Medda non perde l'occasione per ribadire la sua posizione di leader nei campi in cui eccelle, ovvero lo spingimento e tutte le tecniche e tecnologie che portano al tottupagau (importazioni, modifiche, scaricamenti col Mulo, sbloccaggi ecc.); infatti ricorda a noi tutti le sue spiccate ed innate capacità mediante tale frase che ci mortifica nell'animo e ci insegna a rispettare e seguire pedissequamente i suoi insegnamenti: "Troppo veloce per voi!"





Gliela buttiamo al culo: figura retorica rappresentata da una frase colorita di uso popolare che il Medda usa non tanto col significato di fregare qualcuno, quanto con quella di evitare le fregature, o per lo meno per tentare di evitarle. Per la serie in questo mondo di ladri. Es.: " il tizio di Ebay che sta a Quartucciu mi vuole far pagare le spese di spedizione 15€, ma io vado a casa sua a ritirare il router e gliela butto al culo!"





Ohi, la scricchiòla!: espressione che va pronunciata con acento tonico sulla penultima sillaba (ò) e si accompagna con un lento movimento degli arti superiori fino a posizionarsi sui reni. La parola scricchiòla non ha una traduzione letterale e rappresenta uno stato d'animo e fisico del Medda che va dal semplice bollito al più gravoso crepato. L'unica cura che gli storici del Meddismo annotano come efficace e puntuale per sanare il malore è il ben noto "distendere lo scheletro".



Eccezionale!?: a dispetto dell'esclamazione apparentemente di giubilo, l'eccezionale è usato come per dire: "ah si ho visto ma cosa credi di aver fatto di tanto eccezionale?". Il Medda ama ridicolizzare i comuni "impagliati" con un ironico "eccezionale!". Es. "Guarda Roby, ho attaccato il filo della stampante!" ... "Eccezionale Alessio!?"




Esatto: esclamazione da quiz di Mike Bongiorno che il Medda riserva in alcuni casi utilizzandola al posto del "comune ok, va bene" quando si trova d'accordo con un'affermazione del proprio fortunato interlocutore. A volte ha il significato di : "oh finalmente ci sei arrivato, ma ce n'è voluta!!"




Salvarì: Se è vero che l'espressione "buon giorno, come va?, ti vedo in formissima" nel linguaggio del Medda è riassunto nel termine "Oliooo!", se è vero che il "si certo, per me va benissimo" si sintetizza in "Buono Livio" (probabilmente ispirato ad noto autore romano classico, visti gli studi liceali del Medda), non va dimenticata la parola che pronuncia il Medda nel compiere il gesto dell'addio; quando il nostro maestro si allontana non si dimentica di darci un segno del suo affetto proferendo un inequivocabile saluto che lo ha reso celebre in eterno: "Salvarì!". Da notare che l'espressione viene modificata in "Salvaisì" a seconda del numero di adepti presenti dinanzi al maestro. Meno nobile ma non meno utilizzata la trasposizione in lingua italiana "Salvati/Salvatevi".

Fatevi spingere: si tratta dell'augurio più sincero che il Medda possa farvi. Riservato a chi veramente gode della sua stima il "fatevi spingere" rientra di diritto tra i saluti più classici. Soppiantando col tempo il sempre valido ed elegantissimo "Zaccàtevi in culo" , la benedizione "fatevi spingere" viene a volte preceduta dall'espressione " ... oh allora ci sentiamo..." che serve a noi tutti per ricordarci il vincolo indelebile che ci lega al maestro col quale prima poi dovremo rivederci. Nel frattempo ci allontaniamo da lui e pieni della grazia che ci ha infuso col suo "fatevi spingere" andiamo in mezzo alle genti a professare la sua fede e diffondere il suo sacro verbo, convertendo le masse al Meddismo.

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